Qui si innesta nel nostro discorso il tema dell’aspetto economico che deriva dal “bisogno di sicurezza”. Per taluni questo bisogno può essere appagato col risparmio. Accumulando un capitale ed investendolo opportunamente si può certo soddisfare il bisogno di cui si parla. Ma non è una soluzione fruibile da parte di tutti. Piuttosto tale esigenza può essere soddisfatta con l’assicurazione, un “raggruppamento” di persone che presenta lo stesso bisogno di sicurezza e che non è in grado di appagarlo con i soli mezzi individuali. Dall’economista Ulisse Gobbi (Le società di mutuo soccorso. Milano - Società Editrice Libraria, 1909) prendiamo questa definizione: “…l’assicurazione è quella azione economica che ha lo scopo di mettere a disposizione di una persona una ricchezza nel caso in cui si verifichi l’evento che provoca il bisogno della ricchezza stessa”. Si osservi che la definizione riguarda sia l’assicurazione sulla vita che quella contro i danni.
Da una diversa visione, sempre di carattere economico, l’assicurazione può essere pensata come una “cessione di rischio” da parte di un soggetto più “debole” ad un soggetto più “forte”. Il “contraente”, si libera di un rischio cedendolo alla compagnia di assicurazioni, soggetto forte, ed in cambio ad essa paga il “premio”.
Da una diversa visione, sempre di carattere economico, l’assicurazione può essere pensata come una “cessione di rischio” da parte di un soggetto più “debole” ad un soggetto più “forte”. Il “contraente”, si libera di un rischio cedendolo alla compagnia di assicurazioni, soggetto forte, ed in cambio ad essa paga il “premio”.
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